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Il blocco del movimento è qualcosa che ognuno di noi sperimenta quando una parte del Sè che fino ad allora ci ha tenuto in equilibrio , ad un certo punto perde questa funzione.

Nasce quindi il bisogno di trovare una nuova strada percorribile, un "nuovo modo di essere e di guardare le cose" che ci permetta di riattivarci e farci sentire di nuovo di star funzionando.

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Il mio modo di vivere la terapia segue l'orientamento psicologico Costruttivista Intersoggettivo.

Il presupposto di base è che ognuno di noi attribuisce un significato alla realtà che lo circonda a partire dalla nostra esperienza e perciò non giudicabile in termini di giusto/sbagliato, vero/falso.
Ognuno ha, in altre parole, la propria realtà, ugualmente vera e l
a costruzione del mondo è funzionale (non vera) nel momento in cui permette di raggiungere l'obiettivo (il benessere).

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Lo psicoterapeuta non rappresenta un esperto delle vite degli altri, il vero esperto è, al contrario, il paziente, nonché l'unico che possa operare un cambiamento duraturo ed efficace.
Il compito dello psicoterapeuta è quello di comprendere il senso di questo modo di rapportarsi della persona alla propria esperienza e guidarla, attraverso domande (non risposte!), a conoscersi più a fondo per dargli un nuovo significato.
Parlare in termini qualitativi di giusto/sbagliato, non apporta infatti nessun miglioramento o cambiamento nella nostra vita. Dire di aver sbagliato o di essere sbagliati in altre parole, non serve a molto.
Ciò che veramente acquista significato è comprendere quali siano le ragioni più profonde del modo in cui sentiamo, pensiamo, ci comportiamo.
La particolare modalità con cui ci siamo costruiti a partire dalle nostre esperienze di bambini è considerato il miglior modo possibile che ciascuno di noi ha trovato per restare in equilibrio.

Qualsiasi sintomo in quest'ottica, rappresenta un vantaggio per la persona nel momento in cui la aiuta a mantenere un equilibrio personale.

L'obiettivo di una terapia non è assolutamente eliminare il malessere, o correggerlo. 
Esso è ciò che fino a questo momento ci ha permesso di sopravvivere ed ha per noi un'importanza cruciale!!

Solo, con un grosso costo emotivo. 

Molte persone giungono in terapia nel tentativo di eliminare parti di sé che non piacciono o che sono dolorose, ma questo, fortunatamente, non è né possibile né auspicabile.

Comprendere la funzione che ha per noi vedere le cose nel modo in cui le vediamo, comportarci nel modo in cui ci comportiamo e sentire ciò che sentiamo è il vero obiettivo di un percorso terapeutico e l'unica via per il cambiamento.

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A quale bisogno risponde, per esempio, la nostra aggressività? Da quali sensazioni ci protegge? Cosa succederebbe dentro di noi se smettessimo di essere aggressivi?

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Dare un senso alla propria esperienza è il primo passo per un cambiamento, ma non è il cambiamento.

Per cambiare è necessario fare un passo ulteriore, trovare cioè una nuova strada percorribile.

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Conoscersi è l'unico modo per esserci

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Dott.ssa Federica Castellano
Psicologa Psicoterapeta
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via dell'Industria, Palazzo Velathri, 57023 Cecina (LI) - Cell. 3428801328 - Mail f.castellano@virgilio.it
P. Iva 01851370492
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